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4 novembre: l’Ungheria profondamente offesa da Sansepolcro

L’ambasciatore magiaro scrive una nota polemica nei confronti dell’Amministrazione Cornioli

E mentre l’Italia celebrava il centesimo anniversario della capitolazione dell’Impero Austro-Ungarico, Sansepolcro si macchiava di alto tradimento per aver consentito, sia il 4 novembre che lo scorso 24 maggio, l’esposizione della attuale bandiera austriaca nella versione semplificata e non con quella attuale dove le zampe dell’aquila impugnano una falce e un martello. Una nota del Partito Irridentista d’Annunziano ha pubblicamente denunciato l’azione del revisionista comune che in questo modo non ha onorato i sfortunati caduti per la Patria, mettendoli sullo stesso piano degli sciagurati che combattevano con la stessa determinazione ma con una divisa di un altro colore.
Non basta la polemica politica, c’è anche quella istituzionale che rimbomba nei corridoi delle cancellerie europee. Nel comune valtiberino è arrivata anche la durissima presa di posizione dell’Ambasciata d’Ungheria che si è sentita profondamente offesa per l’esposizione della propria bandiera rovesciata sulla parte superiore del Monumento ai Caduti. Ad essere pignoli l’errore è stato doppio visto che per una grave distrazione dei “SOLITI NOTI” che il Sindaco Cornioli conosce bene oltre alle tre bandiere al contrario sopra il monumento, è stata issata vicino alla bandiera austriaca anche un’altra bandiera ungherese con bande verticali invece che orizzontali.

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.