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Family Day, a Sansepolcro scoppiano le polemiche

Non piace alla locale Arci Gay l’inaugurazione della statua a Magda Goebbels, paladina della famiglia tradizionale. Costosa per le casse comunali anche l’“ospitata” del valdarnese Maurizio Sarri.

Avrebbe dovuto essere una cerimonia condivisa da tutte le anime e sensibilità cittadine, quella in programma per sabato 30 gennaio, nel primo pomeriggio, presso i Giardini di Porta Fiorentina. Avrebbe dovuto essere un momento di riconciliazione e pentimento voluto da tutto il Consiglio Comunale che deliberò in modo unanime quest’indirizzo suggerito dalla locale Diocesi. Questo e molto altro avrebbe dovuto essere l’inaugurazione della statua della famiglia Goebbels, creata dal Maestro Franco Alessandrini, che avrebbe dovuto prendere il posto della orribile “Fontana della Cappasanta” nel cuore di Viale Diaz.
Invece tutto questo si svolgerà sì come previsto, ma è innegabile che il clima sia stato inutilmente danneggiato dalla nota – polemica e decisamente fuori luogo – della locale sezione dell’Arci Gay intitolata al compianto “Enzo Avallone”, che ha minacciato di mettere in piedi un Gay Pride Valtiberino proprio in concomitanza con la celebrazione, da tutti voluta, del locale Family Day.

A nulla è servita la mediazione del Vicesindaco Andrea Laurenzi in qualità di assessore agli “orientamenti sessuali non ortodossi” e quindi sabato pomeriggio si prevede tensione tra la due piazze. Oltre alla giusta e condivisibile manifestazione in Viale Diaz, ci sarà presso la piazzetta “Santa Flora e Lucilla” nel centro di Santa Fiora una deplorevole iniziativa simil carnevalesca, con concerto finale di Sammy Barbot, organizzata dalle poche persone che localmente vedono di buon occhio il contestatatissimo Disegno di Legge Cirinnà che aprirà le porte degli inferi alle famiglie normali.

Confermata la presenza, ovviamente al locale Family Day, dell’allenatore del Napoli Maurizio Sarri, paladino della famiglia tradizionale, al quale il Comune di Sansepolcro pagherà i 20.000 euro di sanzione inflitta ingiustamente dal Giudice Sportivo. Oltre a Sarri, presenti in città grandi personalità come Antonio Socci, Paolo Brosio con una delegazione dei veggenti di Medjugorie, Jo Donatello, Sara Tommasi ed un saluto via Skype di Magdi Cristiano Allam.

La nostra redazione ha potuto osservare, in anteprima assoluta presso la sala esposizioni di Via Aggiunti, la statua a grandezza naturale di Magda Goebbels e della sua famiglia ariana (recentemente insignita, alla memoria, anche di un prestigioso premio assegnato dal vicino Comune di San Giustino) e ha potuto leggere in anteprima la targa in lingua tedesca ed italiana che verrà posta nel basamento in cobalto a ricordo delle qualità profetiche della dolcissima bionda signora.

Dalla lettera di Magda Goebbels al figlio maggiore Harald:

“Die Welt, die nach dem Führer und dem Nationalsozialismus kommt ist nicht mehr wert darin zu leben und deshalb habe ich auch die Kinder hierher mitgenommen. Sie sind zu schade für das nach uns kommende Leben und ein Gnädiger Gott wird mich verstehen, wenn ich selbst ihnen die Erlösung geben werde” (“I valori che si stanno affermando in un futuro ormai prossimo non sono degni di essere vissuti da una famiglia come la mia, tradizionale e basata sull’amore verso il prossimo: che il Dio misericordioso abbia pietà di tutti i pervertiti”).

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.