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C’è una giovane mente di Sansepolcro dietro al progetto di rilancio della FCU

La trasformazione da ferrovia classica a monorotaia, grazie all’idea di Mirco Giubilei, dimezzerà i costi di gestione.

Questa volta il cervello non è in fuga, ma fermo giorno dopo giorno, ora dopo ora, nelle lente carrozze ferroviarie che collegano Sansepolcro alla stazione di Perugia Sant’Anna. Il tragitto che tra andata e ritorno impegna di solito circa tre ore, con quasi sessanta fermate, di questi tempi è allungato dai problemi che riguardano il tratto tra Città di Castello e Umbertide.

L’ing. Mirco Giubilei, noto anche per qualche avventura nella politica locale, ha trascorso buona parte della sua gioventù a bordo dei treni della storica ferrovia, e nelle lunghe tratte ingannava il tempo solo grazie ai sorrisi delle studentesse delle superiori o alla simpatia degli extracomunitari che gli hanno rifilato, in cinque anni di studi, circa 34 chilogrammi di accendini Bic.

E fu proprio in una delle interminabili soste presso la stazione poderale di Ramazzano-Passo dell’Acqua che all’ing. Giubilei venne l’idea in grado di rivoluzionare i costi di gestione e di manutenzione della ferrovia locale: eliminando lo scartamento tradizionale e trasformando la ferrovia in monorotaia, i costi di gestione dimezzeranno. Oltretutto si potrà compiere un rapido recupero di risorse rivendendo alle ferrovie povere del terzo mondo uno dei due binari e tutte le traversine. Anche i tempi di percorrenza diminuiranno notevolmente, visto che qualora fosse eliminato il binario di destra scendendo verso Sud, in automatico non sarebbero fruibili quelle fermate che prevedevano la discesa e la salita sul lato destro, consentendo così di raggiungere Perugia in meno di un’ora.

Il nostro illustre concittadino, ing. Mirco Giubilei, sarà premiato per la geniale intuizione dal Sindaco Daniela Frullani, sabato 19 marzo pomeriggio, nei pressi della monorotaia Brucomela Carbonini al Luna Park di Sansepolcro.

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.