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La salma di Lenin ed un reliquiario di Stalin esposti a Sansepolcro

Alla mostra per i 100 anni della rivoluzione russa presentato, tra molte critiche, il progetto del Mausoleo “Del Furia”

Solennità, serietà, uno sguardo ottimistico verso un futuro di successi e glorie per il proletariato valtiberino, sono solo alcuni dei segnali percepiti nello sguardo del Sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli in occasione della inaugurazione della Mostra “Cento anni di Rivoluzione” a Palazzo Pretorio di Sansepolcro.

Il Comitato Centrale della cellula valtiberina del Partito Comunista dell’Unione Sovietica esprime massima gratitudine al Primo Cittadino che, nonostante appartenga alle classi sociali “borghesi”, ha ritenuto giusto tagliare personalmente il nastro rosso e tricolore inaugurale della mostra.

Alla fine della cerimonia inaugurale, alla vista della trecentesima bandiera rossa con falce e martello, il Sindaco Cornioli ha accusato un lieve malore. Entusiasmo delle folle di contadini e lavoratori toscani ed umbri accorsi in massa per l’evento dedicato all’autodeterminazione del proletariato e alla sconfitta dell’aristocrazia e borghesia.

Tra i cimeli più interessanti esposti a Palazzo Pretorio, che per l’occasione prende il nome di “Palazzo d’Inverno” c’è la parte superiore della salma di Lenin, 12 ossa di Stalin, la suola della scarpa che Nikita Chruščëv sbattè sul tavolo delle Nazioni Unite, due denti otturati di Leonid Brežnev, gli occhiali di Jurij Andropov, i guanti di Kostantin Černenko e un bassorilievo con la voglia di Mikhail Gorbačëv.

Non tutti i visitatori hanno manifestato consenso verso l’esposizione dei peli di un’orecchia della cagnetta Laika, ma soprattutto ha lasciato perplessi la vista del grande plastico del progetto del futuro mausoleo, che verrà costruito a spese dei contribuenti, dedicato all’ex sindaco comunista Ivano Del Furia.

Non manca un’apposita sezione dedicata alla Germania orientale con alcuni calcinacci del Muro di Berlino, la frizione di una Trabant prodotta negli stabilimenti di Dresda e lo scarpino con cui Jurgen Sparwasser fece lo storico gol alla Germania Ovest ai mondiali del 1974.

In città il dibattito sulla mostra è salito di livello e fa discutere la proposta dell’Assessore alle “ideologie e rivoluzioni permanenti” Gabriele Marconcini di trasformare questo evento in una esposizione permanente da abbinare al Tesoro della Cattendrale. Perplessità su questa idea da parte della sezione locale del Partito Democratico.

La mostra “100 anni di rivoluzione” è visitabile tutti i giorni fino a domenica 12 novembre con orari 10-13 e 16-20. Ingresso gratuito e agevolazioni per i soci Coop e clienti Unipol.

Falko Weisspflog

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Pluridecorato saltatore di sci tedesco orientale di origine sassone. Campione nazionale e bronzo mondiale nel 1978. In seguito al ritiro dalle competizioni internazionali e dopo un breve soggiorno viennese sceglie Ponte Molino Baffoni per una vita dedicata all'eremitaggio ed al pentimento.