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Montedoglio, stanziati 80mila euro per la ripulitura della scritta “COGEFAR”

Finalmente entro pochi mesi si inizierà a metter mano ai lavori di risistemazione della diga di Montedoglio. In programma però nessun intervento strutturale sul muro scolmatore che andò distrutto il 29 dicembre 2010, bensì un’ opera di ripulitura della superficie del cosidetto muro nord della diga medesima, quello che, per intenderci, è rivolto verso l’ invaso stesso.

Dagli archivi: Sullo sfondo, la scritta COGEFAR mentre ruba la scena ad una simpatica bimba

Qui, dai primi anni ’80 sino al compimento dell’opera, è stata visibile la gigantesca scritta COGEFAR, ditta appaltatrice dei lavori e oggi meglio conosciuta col nome di Salini Impregilo, leader mondiale nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse. 

Come si è giunti a questo intervento, che non eliminerà di certo i gravi problemi strutturali della diga, ma avrà solamente lo scopo di migliorarne l’ estetica? Attraverso uno stanziamento fondi mirato di un ente privato tedesco, la Wolfsschanze Tiefbau Institut di Fulda, think tank governativo che si occupa di recupero e riqualificazione delle opere di ingegneria civile dell’ Europa continentale.

I fondi stanziati ammontano a 80mila euro, per la precisione 87654, e saranno totalmente a carico dell’ istituto tedesco. Il cantiere verrà aperto a gennaio 2015 e vedrà sul campo l’ intervento di 118 operai specializzati, provenienti dal distretto del Kassell; i quali procederanno nell’ opera di ripulitura della parete nord della diga attraverso l’ utilizzo di decine di sabbiatrici a pressione.

I lavori, da programma, dovrebbero durare due settimane ed elimineranno lo sporco e i detriti accumulati in quasi vent’ anni, restituendo alla cittadinanza la gigantesca scritta gialla COGEFAR in tutto il suo splendore. Questo, almeno, fino a che il progetto di riempimento dell’ invaso non la coprirà di nuovo.

Braddo Pitti

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Braddo Pitti