I petrodollari degli sceicchi salvano la compagine valtiberina. Moschea al posto del vecchio stadio Buitoni e scuola talenti per giovani promesse dal Golfo Persico
“Se Maometto non va a La Montagna, La Montagna andrà da Maometto”. Questa è la dichiarazione dello sceicco Omam-Biyik, ai microfoni di Al-Jazeera Valtiberina, che con il suo impegno ha salvato il calcio a Sansepolcro in occasione della conferenza stampa analcolica tenutasi in altura alla Trattoria da Vasco dove i bianconeri sono già in ritiro in vista del campionato di eccellenza umbra 2020-21.
Un inizio estate movimentato quello di Sansepolcro dove si è concretamente rischiato di fermare l’attività sportiva della prima squadra alla vigilia del centenario della fondazione del calcio a Sansepolcro.
La compagine imprenditoriale locale, che sulla vendita di gas e carburante ha costruito le proprie fortune, è stata rinforzata dall’arrivo di petrodollari arabi grazie all’impegno della comunità islamica di Sansepolcro che ha saputo mediare con i nuovi partner mediorientali.
Davanti al disinteresse di molte aziende locali, anche di quelle per nulla gravate dalla crisi economica conseguente alla pandemia di Covid-19, fortunatamente c’è stato chi si è fatto avanti con l’intenzione di fare affari con la città di Sansepolcro.
Omam-Biyik ha dichiarato il proprio interesse a completare i lavori dello Stadio Tevere che diventerà il primo stadio di eccellenza umbra di proprietà della società sportiva e sarà dotato di una serie di servizi come ristoranti, bar, piscine, giochi per bambini, sauna, sale di preghiera per quasi tutte le religioni monoteiste e naturalmente harem. In cambio sarà ceduto lo storico Stadio Buitoni dove sarà costruita una moschea, una scuola coranica e un centro islamico. Il complesso monumentale degli ex spogliatoi non sarà modificato e la torretta dello stadio diventerà il minareto per il richiamo alla preghiera. Nessun obbligo, per ora, di separazione tra pubblico maschile e femminile, mentre veli e copricapi maschili con i colori bianconeri saranno solo vivamente raccomandati.
Il Vivi Altotevere Sansepolcro diventerà anche un palestra per i giovani talenti del calcio arabo con la conseguenza che la città dovrà dotarsi di strutture adatte alle esigenze di questi nuovi concittadini e alle loro famiglie fino al sesto grado di parentela.
Quindi un lieto fine dopo settimane davvero difficili. Tra cordate cinesi, tailandesi, tifernati e quelle russe, l’offerta più allettante è arrivata dagli arabi e quindi un’ennesima storica compagine del calcio italiano, dopo Milan, Inter, Fiorentina, Bologna e Roma si appresta a parlare una lingua estera.