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Caso Suarez: indagini partite da Sansepolcro

A febbraio 2020 alcuni stranieri residenti nella città di Piero della Francesca e la redazione di una testata giornalistica locale chiesero di poter sostenere l’esame di lingua italiana.

Sansepolcro e alcuni suoi illustri cittadini, seppure non indagati, figurano all’interno dello scandalo che ha portato all’indagine nei confronti dell’Università dell’Umbria per il cosiddetto “Caso Suarez” . Le preziose certificazioni emesse dallo storico ateneo servivano ad alcuni stranieri che vivono a Sansepolcro, ma anche ad alcuni italiani che necessitavano di un ripassino grammaticale o di semplice dizione.

Ecco che dalle carte emerge il nome del subsariano “Mustafa” che oramai leader tra gli ambulanti biturgensi tentava l’esame di lingua per un salto di qualità nella sua carriera lavorativa. Un pizzaiolo di origine egiziana che chiameremo “Mimmo”, un nome di fantasia, era alle prese con la certificazione A1 di lingua italiana. Altro nome celebre, ma non per problemi di passaporto o di titoli di studio, ma semmai di dizione dovuta all’origine geografica, è quello del Dottore e Consigliere Comunale Giuseppe Torrisi che non sempre viene compreso durante i suoi interventi nel parlamentino cittadino.

Sorprendente, ma fino ad un certo punto, la presenza tra coloro che dovevano sostenere l’esame di grammatica livello A2 della redazione di Plutone Informa, una delle testate giornalistiche locali più seguite in Valtiberina ma che vanta da sempre problemini ortografici. A fare compagnia alle personalità locali ci sono anche nomi importanti della politica italiana, tra i quali spicca quello del Ministro degli Esteri Luigi di Maio.

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.