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Il primo consiglio comunale non si scorda mai

Tra gli argomenti della seduta inaugurale il mancato silenzio dell’Innocenti, il nuovo presentatore, alcuni segreti e dei mazzi di fiori

Temevamo che la scomparsa politica di Maurone Cornioli avrebbe rischiato di interrompere la lunga attività dello Zozzo della Valtiberina, rendendo difficile trovare nuovi temi da affrontare dopo i cinque anni e mezzo in compagnia del grande sindaco e della sua variegata maggioranza. Il primo consiglio comunale ci ha però fatto parzialmente ricredere. Ecco alcuni spunti che ne sono nati, in ordine rigorosamente casuale.

La convocazione – Prima ancora del primo consiglio è stata necessaria una correzione dell’ordine del giorno. Un piccolo record.

Il Covid – Nella prima seduta post-Cornioli non se ne è parlato per niente. Una novità!

Fuori onda del sindaco – Un microfono in più ed ecco il mancato silenzio dell’Innocenti, ma la vera sorpresa è che sia stato pizzicato una volta sola! Lo spettacolo comunque sembra di più alto livello rispetto ai fuori onda dei consigli comunali in streaming dell’era Cornioli/Covid, dagli sciacquoni alle grida dei lattanti fino agli interventi in differita di consiglieri poco pratici della rete. Nostalgia.

Il nuovo presentatore presidente – Antonello Antonelli torna in consiglio dopo 26 anni. Eletto nel Partito comunista, torna in assise con la Lega. Da capire se sono le sue idee politiche ad essere cambiate o se sia la politica stessa ad aver spostato il baricentro. Sterili le polemiche sulla mancata annunciazione della sua candidatura a presidente: non avrebbe avuto senso che ad annunciare un annunciatore professionista fosse stato un annunciatore improvvisato come Pincardini o Bandini. La vera critica semmai è un’altra: mai più un presidente con la borsetta a tracolla e senza giacca: dopo tante serata allo Scorpione le giacche nell’armadio non dovrebbero mancare!

Il vicepresidente – Marcello Polverini è il primo che si conferma in questo ruolo, grazie ai galloni acquistati sul campo sostituendo l’ex presidente tutte le rare volte in cui il giovane Moretti andava al bagno. In questa legislatura l’impegno potrà essere maggiore, visto che per ragioni anagrafiche le minzioni di Antonelli potrebbero essere più frequenti. Nel frattempo dieci per l’eleganza: da questo punto di vista può già prendere il posto del presidente!

Il Vata – Il Partito socialista alleato della Lega è una particolarità, ancora di più se un candidato di origine albanese stravince la partita interna alla lista socialista (non capita tutti i giorni di prendere il triplo delle preferenze del proprio assessore) e finisce in maggioranza insieme ai  rappresentanti locali di partiti che a livello nazionale avrebbero voluto sparare sui gommoni nell’Adriatico. Noi eleggiamo Angjelin Vata a nostro mito e speriamo che ci riservi sorprese.

I mazzi di fiori – Gesto gentile o sessista? Non ci avventuriamo in questo tipo di polemica, semmai segnaliamo che il sindaco Innocenti ha potuto risparmiare tanto vile denaro considerando che tra giunta e consiglio abbiamo uno dei più bassi numeri di donne degli ultimi trenta anni nelle istituzioni a Sansepolcro. In maggioranza una su dieci!

I nove grandi – La foto del lungo tavolo alla presentazione della candidatura di Innocenti fece il giro del mondo. Fu paragonata ai tre di Jalta o al predellino di Berlusconi. Ma vediamo dove sono finiti i nove grandi seduti al lungo tavolo: uno è sindaco (Innocenti), uno è vicesindaco (Marzi), due sono assessori (Rivi e Mercati), tre sono consiglieri comunali (Bandini, Pincardini e Neri), uno è consorte di assessore (Segreti). Ma sono otto e non nove, chi ci siamo dimenticati?

La famiglia Segreti – Nel peggiore dei momenti storici per gli eredi di Nenni e Turati, socialista era diventato sinonimo di opportunismo e convenienza. Capitava spesso che quel partito scegliesse la collocazione dove otteneva di più. Capitava, perché oggi è tutta un’altra storia e racchiudere la storia del socialismo italiano solo in questo concetto sarebbe come mancare di rispetto a chi è sempre rimasto coerente. Con il tempo molti socialisti hanno cambiato partito. Antonio Segreti no. Lui, sempre coerentemente, è rimasto nella stessa posizione. Tra il 2011 e il 2016 è presidente del consiglio comunale con la coalizione di centrosinistra a sostegno di Daniela Frullani. Nel 2015 è candidato alle elezioni regionali a sostegno del candidato di centrosinistra. Nel 2016 è ancora candidato coerentemente con la Frullani. Nel 2020 dopo due candidature alle regionali di fila lascia il posto alla moglie a sostegno del centrosinistra in regione. Nel 2021, sempre coerentemente, non si candida quando si sarebbe dovuto presentare nelle liste opposte alla sua militanza nel centrosinistra. Probabilmente per lo stesso motivo non avrebbe mai accettato l’incarico di assessore nella giunta Innocenti, ma per fortuna l’imbarazzo della domanda e della relativa risposta negativa è stato superato dall’obbligo di rispetto delle quote rosa.

Le opposizioni – Per lungo tempo vera spina nel fianco di Innocenti, Laura Chieli forse ha speso tutta l’energia per fare opposizione in campagna elettorale. Ma il primo giorno di scuola non è sufficiente per dare un giudizio, quindi torneremo su di lei più avanti. Sull’altro fronte per Laurenzi e Andreini c’è l’emozione di essersi potuti sedere in tre consiliature in tutti e tre i lati della sala.

Nel frattempo c’è una soluzione sia per i vecchi politici, preparati a fare opposizione ma poco avvezzi ai social, che per quelli più giovani, che prediligono lo sfruttamento di tribune virtuali: il Maestro Gianni Gorizi è pronto a dare ripetizioni!

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.