Templates by BIGtheme NET

Elezioni, Cornioli sotto assedio: la somma delle minoranze a Sansepolcro sfiora il 90%

Tutti in crescita i partiti che si oppongono alla Giunta Cornioli. Vittoria schiacciante nell’anniversario della tempesta che distrusse la città pierfrancescana

Brutta settimana quella del compleanno per Mauro Cornioli che come regalo ottiene un forte segnale di sfiducia da parte dei cittadini di Sansepolcro. Basta un semplice confronto con il risultato alla amministrative di due anni or sono per notare come tutte le forze di opposizione al Sindaco siano cresciute enormemente.

La somma delle minoranze a Sansepolcro sfiora il 90% con risultati fino a poco tempo fa assolutamente non prevedibili. Prendiamo come quadro di riferimento il voto alla Camera dei Deputati visto il comune bacino elettorale uguale a quello delle elezioni comunali. Altro elemento da tenere in considerazione è l’affluenza alle urne che nel 2016 fu del 68,63% (pari a 8868 elettori) mentre nel 2018 è stato 80,71% (pari a 9855 elettori). Quindi nel computo va tenuto conto di circa mille elettori in più e dei voti dati solo alle liste. Trascuriamo per facilitare i calcoli le nulle e le bianche.

Il Movimento Cinque Stelle passa dal 9,11% (715 voti), al 21,87% (2030 voti), con Di Maio che tira molto più di Catia Giorni.

Il Partito Democratico dal 23,94% (1880 voti), sale solo al 27,40% (2543 voti) e questo è un dato a dir poco incredibile visto l’esistenza nel 2016 di una lista civica “civetta” del Pd.

A questi andrebbero aggiunti i voti di Liberi e Uguali (2,94% e 273 voti) all’epoca dentro al Pd.

Il Partito Socialista ebbe il 2,33% (183 voti) trainato dell’effetto Segreti, mentre la lista Insieme prende solo il 0,70% (65 voti). Di fatto i Socialisti senza Segreti perdono sempre voti.

Interessante il rafforzamento della Lega che passa dal 6,99% (549 voti) al 22,41% (2080 voti).

Forza Italia aveva raccolto il 4,43% (348 voti) e sale al 9,98% (927 voti) e anche qui di fatto siamo stabili vista la lista “Pincardini” presente nel 2016.

Fratelli d’Italia dal 1,29% (101 voti) al 4,41% (410 voti).

Neppure un voto alle liste a sostegno di Mauro Cornioli che crolla da circa il 41% (3127 voti di lista) di due anni fa allo 0% (0 voti) raccolto questo volta…

Esaminando questi dati seriamente è possibile provare a capire da dove arrivava il flusso di voti che al primo turno delle elezioni 2016 premiò il candidato civico poi eletto a sindaco di Sansepolcro.

I dati devono tenere in considerazione anche il fatto che le liste civiche che indebolirono i partiti tradizionali erano cinque. Oltre le tre che sostennero Cornioli (Il Nostro Borgo, Democratici per Cambiare e Insieme Possiamo), una sosteneva Daniela Frullani (Nuovo Prospettive per il Borgo 6,14% pari a 482 voti) e un’altra Tonino Giunti (Cittadini per Sansepolcro 5,95% pari a 467).

In ogni caso, tenendo conto della equa distribuzione dei voti tra le due liste civiche a sostegno di Frullani e Giunti e considerando che alla prima dovrebbero essere andati molti voti di centrosinistra, mentre al secondo voti tendenzialmente di centro destra, si può dedurre facilmente come la gran parte del bacino elettorale che ha contribuito alla elezione di Cornioli venga dalle seguenti aree:

Elettori che sostennero “Il Nostro Borgo”: il sospetto che molti di questi voti arrivassero da area di centrodestra è supportato da molti dati, in primis quello che la differenza tra i voti raccolti quest’anno dalla coalizione Salvini-Berlusconi corrisponde quasi esattamente alla percentuale de Il Nostro Borgo.

Elettori che sostennero “Democratici per Cambiare”: qui abbiamo una piccola sorpresa visto che non bastano i voti con ogni probabilità sottratti al Pd per giustificare il buon risultato di 1120 voti pari al 14,26%. Non sono sufficienti neppure se ci sommiamo quelli sottratti a Liberi Uguali che ancora non era nata. I bacino di raccoltà voti dei Dpc si espande indubbiamente anche nell’aria cinquestelle e nel centrodestra.

Elettori che sostennero “Insieme-Possiamo”: la lista più marcatamente di sinistra raccolse 442 e il 5,63%. Grosso modo possiamo ipotizzare che i voti venissero dalle aeree della sinistra radicale e più o meno i conti tornerebbero tenuto conto del risultato di Potere al Popolo, Partito Comunista, Per una Sinistra Rivoluzionaria, una parte di Liberi e Uguali e un poco di valore aggiunto trasversale portato dai candidati.

Jurgen Sparwasser

Avatar
Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.