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Spostata la Pasqua a Sansepolcro per non sovrapporre i due carnevali valtiberini

Decisione sofferta e tesa ad evitare una nuova battaglia di Anghiari

Con l’ordinanza numero 12/2017 il Sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli ha spostato avanti di una settimana la Santa Pasqua. Di conseguenza nella città di Piero della Francesca, Cristo risorgerà il 23 aprile (e non il 16 come nel resto del mondo cattolico) dando vita ad un insolito “ponte” nel quale convergeranno feste civili e religiose.

A monte della discutibile scelta, avallata anche dalla Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, la saggezza di evitare il sovrapporsi delle feste di Carnevale ad Anghiari e Sansepolcro. In questo modo non si sovrapporranno neppure le due Pasque permettendo a tutti di poter festeggiare due volte in pochi giorni la solenne celebrazione religiosa. Nessuna famiglia perderà l’occasione di poter mostrare i propri pargoli vestiti da Pokemon, da Francesco Gabbani con scimmia, da omeopata di Aboca, terrorista Isis oppure semplicemente da Matteo Renzi o Virginia Raggi, per almeno due volte! Avrà successo anche l’occasione di poter fare due processioni del venerdì santo e due messoni pasquali a cui le numerose famiglie cattoliche non vorranno mancare.

L’abile mossa di Maurone disinnesca un serie di bombe ad orologeria visto che il Sindaco anghiarese Polcri aveva già annunciato un nuovo Palio della Balestra ad Anghiari per la seconda domenica di settembre oltre che la costruzione di un secondo ponte sul Tevere anche ad Anghiari. Con lo scendere della tensione pure Sansepolcro rinuncerà al Palio della Vittoria su per Montevicchi ed ad una seconda tovaglia a quadri da tenersi provocatoriamente a Santa Fiora.

Con tutti i problemi che ci sono in Valtiberina, soprattutto in settori importanti come il Carnevale, fa davvero piacere che i due Comuni abbiano ritrovato una intesa che aiuterà sicuramente a risolvere i meno gravi problemi della sanità locale o dei servizi associati all’Unione dei Comuni.

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.