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Sansepolcro, la Resurrezione e il San Giuliano ad Expo 2015

Il Ministro Dario Franceschini: “San Giuliano e Resurrezione per sei mesi nel capoluogo lombardo”

SANSEPOLCRO – Sarà presto di dominio pubblico il dibattito all’interno dell’amministrazione comunale di Sansepolcro relativo allo stand dedicato a Piero della Francesca previsto a Milano all’interno del padiglione toscano dell’Expo 2015. Non sono una sorpresa gli strali dell’ex sindaco Franco Polcri relativi alla sua forte contrarietà al trasferimento del San Giuliano (il noto affresco staccato presente nel Museo Civico di Sansepolcro), ma appena si verrà a conoscenza del fatto che il ministro Dario Franceschini ha chiesto di portare in Lombardia la “Resurrezione”, è probabile che non solo da Polcri si alzeranno voci di protesta.

La recente proposta di Decreto Legge che Franceschini si appresta a portare al prossimo Consiglio dei Ministri prevede il controllo diretto da parte dello Stato sulle opere d’arte ed architettoniche. La conseguenza di tutto ciò è la possibilità di spostare per eventi significativi o di forte valore per la nostra nazione qualsiasi tipo di capolavoro. Stessa sorte sarà riservata anche all’Ultima Cena di Leonardo, alla Itala del Principe Scipione Borghese, all’obelisco Agonalis di Piazza Navona, al Ponte dei Sospiri di Venezia e per quanto riguarda la Toscana anche alla Torre di Pisa e al Palio di Siena.

Avvistati in città durante il settembre biturgense anche gli esperti del ministero capitanati dal Sovraintendente alle belle arti Giulio Nuciari che in una recente intervista ha raccontato “come affreschi del calibro della Resurrezione o della Madonna del Parto potrebbero essere staccati e smontati in 16 parti in modo da essere più leggeri e più facilmente trasportabili attraverso la rete ferroviaria, vista la necessità di evitare la E45, non adatta a questo genere di trasporto”.

Il padiglione dedicato a Piero ospiterà tavole di Matteo di Giovanni e del Perugino, arricchite dalla presenza del San Giuliano e della Resurrezione. Non confermata la presenza della Madonna del Parto, quest’ultima legata al “Progetto Riace”. “L’ipotesi al vaglio – racconta ancora il prof. Nuciari – è quella di collocare nel periodo di assenza delle due opere pierfrancescane i due Bronzi di Riace, rispettivamente uno presso il Museo Civico di Sansepolcro e l’altro presso la scuola di Monterchi normalmente adibita a museo della Madonna del Parto; la positività di questa idea è mantenere un corridoio tra le due cittadine toscane durante l’assenza dei capolavori che storicamente le caratterizzano”.

Il primo “Sì” a questo progetto è arrivato dal Comune di Reggio Calabria, ente che gestisce il Museo Archeologico che ospita abitualmente le due statue greche, al quale sono stati promessi per una esposizione temporanea la copia originale della Chimera di Arezzo, la salma del Beato Ranieri e il plastico del piano di ampliamento del cimitero urbano di Sansepolcro redatto dall’Architetto Paolo Zermani (e considerato un capolavoro dal valore inestimabile).

A spezzare una lancia a favore del trasferimento della Resurrezione a Milano è Riccardo Marzi, già presidente della Comunità Montana che ricorda che “Milano e Sansepolcro sono fortemente legati, non solo dalla presenza di Piero alla Pinacoteca di Brera, me anche perché è proprio a Milano in Piazza San Sepolcro che Benito Mussolini fondò i Fasci di Combattimento”. Quasi commosso, Marzi prosegue spiegando che “sarebbe bello e soprattutto necessario finire il progetto relativo alla sentieristica dedicata al Duce proprio entro l’inizio dell’Expo di Milano, per fare in modo che i numerosi turisti che verranno a visitare questo evento possano scoprire anche l’Italia più profonda”.

E per rasserenare gli animi interviene nel dibattito cittadino anche il Ministro per le Riforme e i Rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi, che proporrà al premier Matteo Renzi di intitolare la E78 Fano-Grosseto, futura Autostrada dei Due Mari, proprio a Piero della Francesca valorizzando le uscite di Arezzo, Monterchi, Sansepolcro ed Urbino, con la possibilità di pagare direttamente al casello autostradale il biglietto cumulativo per accedere ai quattro musei dedicati al pittore di Sansepolcro.

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.