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foto a dx: corriere di arezzo

Il Palio della Vittoria si farà assieme alla Scampanata 2020

Una geniale intuizione permetterà di svolgere nella massima sicurezza entrambe le tradizioni anghiaresi.

“Nessuna rassegnazione ad essere sconfitti dal Covid-19”, questo è lo slogan che echeggia per le strade di Anghiari dopo che le autorità competenti hanno autorizzato sia il Palio della Vittoria che la Scampanata 2020. Naturalmente sono previste misure di sicurezza particolari che renderanno unici entrambi gli eventi. Anzi, l’evento al singolare sarà consegnato alla storia e siamo pronti a credere che i nonni lo racconteranno ai nipoti.

A partire dal prossimo 3 maggio e fino allo storico 29 giugno, tutti i giovedì e le domeniche alle 6.00 del mattino si svolgeranno dei Palii della Vittoria individuali. Ogni città potrà indicare un solo atleta per la corsa, mentre avrà a disposizione quattro lanciatori per ostacolare gli atleti avversari. L’atleta della prima città estratta a sorte percorrerà i 1.440 metri del Palio della Vittoria bersagliato da quattro avversari per ogni città. I lanciatori dovranno rimanere a bordo strada, distanziati di almeno 9,15 metri l’uno dall’altro, e saranno liberi di lanciare qualsiasi cosa contro l’avversario. Saranno permessi solo oggetti o sostanze che possono essere sorrette da una sola persona e sono vietate le armi da fuoco. Permesse le balestre dopo l’insistenza della città di Sansepolcro. Tollerati starnuti o colpi di tosse, ma solo in quantità moderata per non favorire contagi al di fuori dei partecipanti al Palio. Divieto assoluto di sputare o sudare. Ogni settimana due città potranno cimentarsi nella dura prova.

In caso che più di un atleta riesca a sopravvivere e concludere il Palio della Vittoria, trionferà colui che ha impiegato meno tempo. Se, come probabile, nessuno riuscirà a raggiungere in vita Piazza Baldaccio, vincerà la città che avrà percorso più strada.

Già pronta una fossa comune nella zona della vecchia stazione per ospitare alcuni degli sconfitti, mentre coloro che rimarranno in vita saranno portati in giro per la città nello storico carretto e finiti a colpi di verdure, uova, sterco animale ed umano.

Il format ha riscosso molto interesse ed è probabile l’acquisto dei diritti televisivi da parte di numerosi canali sportivi stanchi di trasmettere repliche delle partite di calcio degli ultimi quaranta anni.

Se l’epidemia di coronavirus dovesse proseguire fino all’autunno è già in cantiere una versione “cronoscalata” dell’Intrepida con regole simili. Resta l’obbligo dell’abbigliamento d’epoca e biciclette compatibili con il regolamento.

(foto a dx: corriere di arezzo)

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.