Lo Zozzo Satira, trash e degrado assortito dalla Valtiberina e dintorni
Niente più furti a causa delle disposizioni governative. L’appello delle associazioni di settore
L’epidemia di Coronavirus ha messo in crisi il già fragile sistema economico italiano. I notiziari ci mostrano quotidianamente imprenditori e commercianti costretti a chiudere i battenti per adempiere ai decreti legge anti-contagio. Storie difficili, che però ci mostrano un’Italia responsabile, che non mette mai da parte l’ottimismo e la voglia di ripartire dopo questo stop forzato.
Ma c’è una storia di cui nessuno vuole parlare: una particolare categoria di lavoratori sta attraversando un momento di crisi così allarmante che pare impossibile trovare una via d’uscita: i ladri. Lo ha spiegato ieri in diretta streaming sul suo canale YouRub il presidente della L.E.S.T.A. (Lega Effrazioni con Scasso & Topi d’Appartamento) Pier Deporco. “Non ne possiamo più” è il grido disperato lanciato dal furfante “la nostra attività era già a rischio a causa dell’aumento del tasso di poveracci tra i cittadini, che ha portato a una perdita complessiva del 27% in volume di furtato nell’esercizio 2018-2019. Da quando c’è questo Covid-19 peggio me sento: la gente se ne sta rintanata nelle case per via della quarantena e noi non possiamo più svaligiare in sicurezza, è una vergogna!”
Un quadro davvero non incoraggiante quello dipinto dal brigante: “Molte aziende di crimine organizzato si vedono costrette a ripiegare su abitazioni appena liberate da pazienti defunti di Coronavirus, che vanno però sanificate a fondo, con un notevole dispendio di tempo. E poi siamo tenuti come tutti i cittadini onesti a compilare accuratamente l’autocertificazione degli spostamenti per motivi di lavoro, dando gioco facile agli sbirri che ora sanno subito dove andiamo a nascondere la refurtiva”.
Il farabutto ha poi concluso spiegando che “Senza le dovute garanzie di un ambiente sicuro in cui operare, molti ladri-dipendenti iniziano a incrociare le braccia, rifiutandosi di andare al lavoro. Per questo la nostra associazione di categoria ha lanciato la campagna di sensibilizzazione #IoRuboInCasa”.
