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Altri profughi a Sansepolcro, in arrivo 30 rifugiate ucraine

SANSEPOLCRO – Non bastavano i barconi che quotidianamente scaricano uomini, donne e bambini sulle coste del sud Italia, ora l’emergenza arriva anche da est.

Finora la nostra vallata è stata toccata solo marginalmente con la permanenza di circa 20 profughi eritrei perfettamente inseriti nel contesto sociale di Badia Tedalda. Ora il Ministero degli Interni ha requisito l’intero complesso dell’Ostello dei Servi di Maria nel centro storico di Sansepolcro per ospitare la prima ondata di profughi ucraini, anzi per l’esattezza profughe ucraine.

Si tratta di ragazze tra i venti e i trenta anni, in fuga dalle regioni orientali della repubblica nata dalle ceneri dell’Unione Sovietica. Con ogni probabilità sono solo la prima parte di ulteriori 1300 che arriveranno entro il periodo natalizio. Per il momento il permesso di soggiorno come rifugiate politiche permetterà alle giovani slave di rimanere regolarmente in città fino al 31 dicembre. Se in questo periodo le sventurate non troveranno una occupazione lavorativa o più difficilmente non troveranno modo di sposarsi, verranno probabilmente riaccompagnate nel loro paese di origine.

A questo punto deve partire la gara di solidarietà per dare una sistemazione definitiva a queste povere giovani. In prima linea il Sansepolcro Calcio e l’Altotevere Volley che hanno dato la disponibilità a prendere in carico almeno una ragazza per ogni atleta. E’ prevedibile che anche le famiglie della città non si lasceranno sfuggire l’occasione di assumere una badante per alleviare le difficoltà quotidiane delle proprie famiglie.

La nostra redazione è a disposizione di coloro che vogliono essere messi in contatto con le ragazze, a tal proposito potrà essere usato il seguente indirizzo mail dove inviare il proprio curriculum di presentazione.

[email protected]

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.