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Arrivano in Valtiberina ‘I sentieri del Duce’

VALTIBERINA – La Gea (Grande Escursione Appenninica) e il Percorso Francescano non saranno gli unici grandi itinerari sentieristici che attraverseranno il territorio della Valtiberina. Il presidente uscente dell’Unione dei Comuni Montani Marcello Minozzi e i Sindaci dei comuni della vallata annunciano con estrema soddisfazione di aver sconfitto la feroce concorrenza della Gola del Furlo e del comune di Orbetello (legato alla figura di Italo Balbo) e che l’Itinerario sentieristico europeo “Asse Roma-Berlino” passerà dai nostri borghi. Il percorso è lungo circa 1.800km e attraversa 4 nazioni: Italia, Città del Vaticano, Austria e Germania. In sintesi l’itinerario della parte che più ci riguarda prevede la partenza da Piazza Venezia, un salto in Vaticano per ricordare il concordato del ’29, la risalita del Tevere, “fiume sacro ai destini di Roma” fino alla sorgente e da li raggiungere la città natale di Predappio. Questa è la sezione “i sentieri del Duce” che si snoda lungo i paesi attraversati dalla vecchia strada statale 3bis, arteria che serviva al Duce per tornare nella ridente Romagna natia. Chi seguirà l’itinerario in senso inverso potrà anche ripercorrere il cammino della Marcia su Roma e terminare presso il Quirinale dove un sosia di Vittorio Emanuele III vi autograferà un finto atto di incarico a formare il governo. Per chi vorrà proseguire verso nord, da Predappio il cammino vi condurrà a Salò (I sentieri repubblichini), attraverserà i luoghi dannunziani, il Brennero fino al rifugio Nido delle Aquile fermandosi poi nel ridente borgo di Braunau am Inn che nel 1889 diede i natali ad Adolf Hitler. L’ultima sezione, collega Dachau al bunker della cancelleria di Berlino, dove la storia si è fermata in quel 30 aprile di 69 anni fa.

La candidatura della Valtiberina ad ospitare il percorso era in contrapposizione con le comunità del Furlo anch’esse legate alla figura del Duce visto che il verace romagnolo amava trascorrere momenti di serenità con la cara Claretta presso la località marchigiana. La nostra valle fece il salto di qualità durante la presidenza della Comunità Montana di Riccardo Marzi che riuscì con un certosino lavoro diplomatico a convincere i funzionari europei incaricati di individuare il percorso. Determinante il saggio letterario del Prof. Franco Polcri dal titolo “Piero e il Duce” nella quale ricerca storica si individua come il sommo Maestro profetizzò l’arrivo del Fascismo attraverso alcuni messaggi subliminali contenuti nelle proprie opere. Non è un caso che Benito Mussolini scelse proprio Piazza San Sepolcro a Milano per la nascita dei primi “Fasci di Combattimento”.

Buono per una degustazione gratuita di olio di ricino presso Renicci, nel comune di Anghiari

L’Unione dei Comuni lancerà un concorso di idee per definire l’esatto percorso sentieristico in Valtiberina e per valutare, anche in base ai ricordi dei nostalgici del ventennio, quali siti turistici proporre ai pellegrini littori. Non mancherà il tour delle stazioni ferroviarie Fcu con la partecipazione della vicina umbria, la stazione di monta taurina che sorge a valle di Porta Tunisi nella campagna di Sansepolcro, mentre il posto tappa sarà allestito nei locali del collegio Indap costruito nell’era felice e tuttora intitolato alla Regina Elena di Montenegro. Verso Anghiari non potrà mancare il sito del Tiro a Volo appena oltre il vecchio ponte del Tevere, le prove di battitura del grano a torso nudo presso Santa Fiora e l’area di sosta presso il campo di Renicci, quest’ultima visita potrà essere affrontata dopo una degustazione di olio di ricino presso un noto frantoio della zona. In territorio pievano verrà allestito un percorso subacqueo per osservare gli antichi pini che accompagnavano la vecchia statale Tiberina oggi inabissati sotto il Lago di Montedoglio. Per chi ha il timore del cammino subacqueo ci sarà la possibilità di percorrere la superficie lacustre con dei “maiali” guidati da reduci della X flottiglia Mas. Per i più lussuriosi sarà possibile una visita alle note case di tolleranza tuttora attive nel comune di Pieve Santo Stefano.

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.