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Dal 3 giugno anche il Tevere potrà tornare in Umbria

Con la riapertura dei confini anche i fiumi potranno scorrere di nuovo nei loro alvei naturali. Prevista una cerimonia a Corniolia Inferiore alla presenza dei Sindaci di Sansepolcro e Città di Castello

A poche ore dalla riapertura dei confini regionali tornerà alla normalità anche la situazione idrografica che aveva creato paradossi mai visti prima. Corsi d’acqua, uccelli, animali selvatici, amanti e spacciatori potranno tornare a varcare i confini senza alcun tipo di preoccupazione. Il vostro cane potrà tornare a defecare davanti alla porta del vicino di comune senza rischiare alcuna multa. E’ prevista una ressa di cacciatori lungo la linea di demarcazione regionale pronti a sparare a tutte le famiglie di cinghiali, caprioli o lepri che vorranno ricongiungersi.

Finalmente la chiusura ermetica dell’invaso di Montedoglio potrà essere rimossa, come i terrapieni allestiti a sud del Trebbio per impedire all’acqua che aveva superato la diga di proseguire il proprio cammino. Proprio a sud del Trebbio, nella località ribattezzata Corniolia Inferiore, nei pressi del ponte di barche allestito nel breve tratto di confine tra Città di Castello e Sansepolcro, Big Mauro Cornioli e il Barone di Monte Ruperto Luciano Bacchetta apriranno la chiusa che impediva al Tevere di proseguire il suo cammino in Umbria. Per chi non riuscirà a seguire in diretta l’evento sarà diffuso un video emozionale nella tarda serata di mercoledì.

Si dovrà continuare a fare attenzione perché ricordiamo che il Covid-19 si trasmette anche attraverso le urine e lo sputo spurio e di conseguenza il blocco dei fiumi tra le regioni serviva ad impedire che il virus potesse passare dalla Toscana all’Umbria. Rimane il divieto assoluto di abbeverare persone direttamente dai fiumi.

Si ferma anche la clamorosa l’iniziativa del Sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci che per quattro settimane aveva chiuso con un rubinetto la sorgente del Marecchia come atto di protesta per le difficoltà subite dall’exclave di Ca’Raffaello. Santucci chiedeva attenzione al governo nazionale per costruire un collegamento sotterraneo che consentisse alla Marecchia di attraversare il breve tratto di Romagna e poter continuare a bagnare la parte di comune fisicamente separata dal capoluogo.

Risolta finalmente anche la caotica situazione del Foglia a Sestino dato che il fiume entra ed esce tra Toscana e Marche ripetutamente. Anghiari può riaprire la diga sulla Sovara mentre Monterchi, che aveva minato gli argini del Cerfone per allagare, come spesso è accaduto, la piana circostante, potrà ricominciare a far tornare il torrente dentro il proprio alveo. Ancora una volta nessun ruolo per Caprese Michelangelo in questa assurda e complessa vicenda.

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.