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Sente il terremoto ma non lo scrive su Facebook: 25enne denunciato

Un fattaccio si aggiunge alla già delicata situazione tettonica che grava sulle popolazioni del Centro Italia. Pare che durante la sera del 26 ottobre A.D.R., queste le sue iniziali, un giovane elettricista di Fraccano, abbia effettivamente percepito le scosse del terremoto marchigiano ma non si sia prodigato di diffondere il suo responso geologico via social, scatenando il sospetto dell’intera comunità tiberina.

I primi segnali di comportamento dubbio del giovane risalgono ai minuti susseguenti la prima scossa, periodo nel quale ADR, invece di esprimere i suoi sentimenti di paura o semplicemente di disdegno verso chi manifesta sentimenti di paura, ha continuato imperterrito a pubblicare sulla sua bacheca alcuni video della pagina ‘Roba Da Elettricisti’. Il losco comportamento non è passato inosservato agli altri utenti social, che ne hanno provvidamente segnalato la stravaganza alla Polizia Postale di Perugia, da cui sono partiti i primi rilevamenti.

Le manette sono poi scattate inevitabilmente dopo la seconda e più forte scossa delle 21 e 18, anche questa beffardamente snobbata dal giovine fraccanese: niente dichiarazioni di apprensione, né safety check, né battute sul safety check, niente di niente. “E’ incredibile che una persona nel 2016 si possa ancora permettere il silenzio, ed è ancora più grave che noi glielo permettiamo” sentenzia I.T.C., diciannovenne del Trebbio; “Abbiamo paura, non sappiamo mai cosa aspettarci da queste persone”, avverte una residente di Selci.

Pare che la triste vicenda rimbalzi anche nei dibattiti parlamentari nei prossimi giorni, dove è in fase di preparazione una legge che obblighi qualunque utente ad esprimere un proprio commento su un minimo di venticinque notizie giornaliere. L’esperienza dell’elettricista di Fraccano è quindi un esempio al negativo di come dovrebbero essere usati i social.

Abramo Solfatara

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Ex-editorialista del Corriere delle 'Ndrine e corriere delle 'ndrine egli stesso. Il suo curriculum vanta un Erasmus in Sardegna (all'interno del percorso di Laurea Magistrale 41-bis), un tirocinio in Messico (Sinaloa, Los Zetas, Cartelo de Juarez), e svariate accuse di associazione a delinquere, riciclaggio di denaro sporco e corruzione, tutte cadute in prescrizione. Ha frequentato con ottimi voti l'aula bunker di Rebibbia in qualità di pregiudicato. Si accasa infine in Valtiberina per scrivere di sport amatoriale, e dal 2015 riscuote debiti minacciando incendi alla proprietà per conto dello Zozzo.