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Finalmente abbiamo un fratellino! Benvenuto TeverePost!

Dopo una lunga gestazione, oggi primo aprile, è venuto alla luce un nuovo giornale dedicato alla Valtiberina

Esattamente sei anni fa nasceva Lo Zozzo della Valtiberina. Un pesce d’aprile, quello che raccontava come Sansepolcro si stesse preparando ad ospitare durante l’intera estate il Festival di Arte e Musica Rom, Sinti e Zigana, fece da detonatore per un progetto più ampio che vide differenti percorsi culturali e dall’elevato livello intellettivo incontrarsi, amarsi e dare vita a qualcosa che nella nostra realtà locale mancava. Più o meno regolarmente Lo Zozzo ha continuato le sue attività per questi sei anni, riuscendo spesso anche a raccontare notizie farlocche, o vere e proprie cazzate, che nel giro di qualche mese sarebbero state più reali di quanto potessimo pensare.

Spesso è capitato che la stampa locale e nazionale scrivesse cose reali che a tutti sembravano impossibili. Altre volte le nostre notizie chiaramente non realistiche sono diventate credibili e quindi diffuse da parte di persone non sempre avvezze all’uso della rete.

Da alcuni anni è sorto nella nostra redazione il dubbio se ci fosse bisogno di un’ulteriore testata giornalistica che seguisse gli eventi della Valtiberina. La risposta fin da subito è stata positiva sia per l’esigenza di punti di vista plurali che per la necessità di fare quell’approfondimento che spesso non avviene a causa della necessità di seguire gli eventi di cronaca minuto per minuto. TeverePost cercherà di mettere una pezza a questa mancanza senza rinunciare ad andare a braccetto con Lo Zozzo. Serietà ed ironia in un momento difficile dove è giusto comprendere i fenomeni che ci circondano ma senza dimenticarsi di sorridere. La mancanza di ironia e il credere che qualunque cosa si legga in internet sia vera, a nostro giudizio, sono due dei principali problemi della società odierna.

Buon primo aprile! Viva Lo Zozzo! Viva TeverePost!

Jurgen Sparwasser

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Una carriera come mezzala al Magdeburgo con un bottino di una Coppa delle Coppe, tre scudetti e quattro coppe nazionali. La sera del 22 giugno 1974 la sua vita cambia. Abbandona la Germania Orientale per dedicare tutta la sua vita a scrivere articoli giornalistici per lo Zozzo.