Mossa a sorpresa dell’amministrazione comunale per rilanciare i consumi e valorizzare i risparmi.
Chissà se la visibilità di Sansepolcro sarà pari a quella che il Bit Coin sta dando al giapponese Satoshi Nakamoto, l’inventore immaginario della cripto valuta. Nella terra di Piero, invece, l’ideatore della moneta esiste ed è un personaggio in carne ed ossa, l’estroso e controverso manager delle dive Giorgio Fusberti, da dodici anni valtiberino d’adozione. L’idea è piaciuta all’amministrazione comunale di Sansepolcro che con l’approvazione del bilancio di previsione permetterà dal mese di gennaio la circolazione, e quindi l’uso, di una nuova moneta chiamata Mauro Coin.
Si potrà usare il “Ma.co.” come investimento sicuro per garantirsi una rendita, comprando una parte del debito pubblico comunale, con lo stesso sistema di funzionamento dei Bot. Il Ma.co potrà essere speso nei negozi del comune di Sansepolcro e darà la possibilità di ottenere il resto in Euro, in Maurocent, oppure in caramelle come si faceva una volta.
Già interessati ad estendere la moneta virtuale anche i pievani che potrebbero già da primavera introdurre “l’Albano” e gli Anghiaresi che stanno studiando che impatto potrebbe avere nella economia cittadina la creazione del “Baldaccio”.
A questo punto a fine 2018 potrebbe essere fissato un tasso di cambio fisso con il Ma.co. per poi magari puntare ad una moneta unica della vallata che potrebbe chiamarsi il “Piero”.
Se il marchio Doc monetario “terra di Banca Etruria e del Monte dei Paschi di Siena” sarà concesso dalla Banca Centrale Europea, l’affidabilità della moneta proietterà la Valtiberina in una scenario internazionale come luogo di solida garanzia economica, virtuale.