Lo Zozzo Satira, trash e degrado assortito dalla Valtiberina e dintorni
A un anno dalla Tempesta di Vento, al via un concorso per realizzarlo.
È ormai passato un anno dalla terribile tempesta di vento che ha spazzato via Sansepolcro il 5 Marzo 2015. Le cicatrici di questa immane tragedia sono ancora evidenti sul volto della nostra bellissima città pierfrancescana, nonché nei cuori e nella mente dei “borghesi” che, giorno dopo giorno, si rimboccano le maniche e cercano di tornare alla loro vita di prima.
A distanza di dodici mesi, poco e niente è stato fatto per ricordare quei terrificanti giorni e tutti quelli la cui vita è stata prematuramente estirpata dalla furia delle raffiche di vento, che lo ricordiamo hanno toccato punte di 270 Km/h, la velocità per capirsi di un treno ad alta velocità “Frecciarossa” o di una monoposto da competizione di “Formula Uno”.
Ma oggi arrivano finalmente dei segnali incoraggianti con il bando pubblico “Per Non Sradicare la Memoria”, volto alla progettazione di un Monumento ai Caduti del V Marzo nelle prospicienze dello Stadio Buitoni, l’area maggiormente colpita dal sisma di vento. La scelta del progetto definitivo e l’edificazione del monumento saranno sicuramente al centro del dibattito politico nella imminente campagna elettorale per le elezioni comunali.
Noi della redazione dello Zozzo abbiamo avuto modo di visionare alcuni dei lavori proposti dagli abitanti della città e vi facciamo vedere in esclusiva i nostri favoriti.
Anche voi avete un’idea per il monumento? Inviatela alla nostra redazione in busta chiusa con il vostro nome, cognome, indirizzo e un foglio da 50€ all’interno e potreste vincere una tegola nel muso!
LA RESURREZIONE DEL BORGO di Manlio Pappadocia – Una scultura che viaggia su binari temporali diversi ma paralleli e che si integra come un elemento necessario al paesaggio: il Cristo di Piero della Francesca, simbolo identitario quantomai forte per la nostra comunità, sembra qui condividere con la sua espressione immutata nei secoli, quell’impassibilità e quell’alone di mistero dell’ormai famoso tavolino rimasto appeso al cornicione durante la tempesta.
(DIS)INTEGRAZIONE di Lella Gattapregna – Un’opera a impatto ambientale zero, estremamente attuale e sconcertante nella sua immediatezza, interamente realizzata con materiali di recupero raccolti dopo l’uragano.
MOTO PERPETUO dell’Ing. Carlo Fognacci – L’idea alla base di quest’opera è quella di sfruttare la furia distruttrice del vento per creare qualcosa di armonico e artistico, ispirandosi in parte allo “Sbandieratore” alla Rotonda della E45: la struttura e costituita da due elementi sferici (le cosiddette “palle”) posti su di un supporto che inizia a girare non appena si alza il vento.
IL MIO CANE del Piccolo Alfio, di anni 5 – Nel mondo post-petaloso, è ancor più giusto lasciare spazio ai bambini che con la loro immaginazione e il loro stupore, ci regalano chiavi di lettura inedite e toccanti per eventi che noi cerchiamo invece di vagliare solo con la nostra razionalità.
