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Tragedia a Caprese: va a cercare funghi, torna col paniere vuoto

FRAGAIOLO – E’ una storia come se ne sentono tante quella di C.P., ragazzo caprogiano: l’istruzione superiore interrotta per bisogno, l’emigrazione alla Motina, un lavoro come operaio in una grande azienda d’abbigliamento in Valtiberina, l’apertura di un mutuo, il licenziamento a seguito della delocalizzazione della produzione in Molvania, l’abbandono da parte della compagna incinta di otto mesi, la discesa nell’alcolismo più atroce.

Ci ha pensato madre natura, ieri, a infrangere questo quadro di vita idilliaca.
“So partito da Cà di Franca, ho girato due orette ‘ndo sapevo che ci facevano i cocchi, ma gnente.” Racconta C.P., in lacrime “Quindi me so detto: andrò alla Faggeta, almeno un par de porcini li troverò. Me so argireto tutto: so andato vicino a Trecciano, e c’era una bubbola ma era andata, toccava passacci una settimana prima. Allora so salito al Pian d’Arno, dove c’è il castagneto in vendita, ma c’era un pullman fermo pien de gente che rubbava le castagne e so senza tesserino, se passava la forestale faciva la multa anche a me che n c’entravo gnente. So salito alla fonte de Ceppo Nero, dove c’è un greppo che ci vedo sempre che ci se fermano e artonnano con le panierate de roba, ma so sguilleto e ho fatto dugento metri de culo in mezzo ai rovi, per artonnare su ala via ho fatto na faticheta che manco a scalare il Fumaiolo: ma non mi son dato pervinco. So arnuto al’albergo, e so arivato fino ai Prati della Regina: ha ncominciato a piovere e so entrato drentro il bosco fino alla Fonte delle sette vene, a quel punto n me importava più: anche si avessi trovato un giallino o una capraccia (a castèllo li chiemon galletti e biette) m’andava bene. Ma gnente. So arrivato fino al Baregno, de là da Subbiano. Al’ultimo, mentre artonnavo tutto mogio mogio, vedo una famigliola de Porcini, ho ringraziato il cielo, poi me so accorto che eran Boleti de quelli velenosi che diventono rossi e blu, ho mandato giù anche questo boccone amaro e son tornato a casa col paniere voto”.

“Cosa farò ora? Cercherò verso l’alpe della luna, m’han detto che sopra Aboca, verso l’Aiola, han trovato le prime trombette dei morti”.
Storie toccanti che fanno riflettere, specchio del degrado che tocca questa vallata e i suoi abitanti.

Enormi Fantasie

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